Mi trovo nel paradiso terrestre,
e tutto di qui oramai è familiare:
perchè vivo di più fuori, a girare
per una pianta, un ponte o le ginestre.
Mi succede quando apro le finestre
che ne ho l’attrazione a pitturare
un soggetto agreste, anche pastorale,
è così, ogni giorno esco: è da un semestre.
Però il problema è la solitudine:
“Vincent, stare con Paul è l’ideale-
gli scrive Theo-vieni e discutine”.
Siete diversi ma quello che vale,
è lo stare insieme d’abitudine;
Paul sta al livello tuo: geniale.
alias Vezzagno
08/21/09 16:55 , Categories: Uncategorized
Pensa Vincent, ha i tuoi trascorsi:
da ragazzo è stato seminarista,
e a casa aveva più di qualche artista;
la cultura era sempre lì a proporsi.
Ed ha poi una provenienza mista:
tra incisori è ancora nei discorsi
lo stile del nonno, il meglio da porsi;
nonna scrittrice e padre giornalista.
Mi racconta spesso la sua vita:
è stato marinaio militare,
poi pilota per navi da gita.
Quindi a Parigi il pittore vuol fare,
ma qui non trova via d’uscita;
e così comincia a vagabondare.
alias Vezzagno
08/21/09 16:48 , Categories: Uncategorized
Già, subentra la crisi economica:
salta l’impiego a Parigi (o vicino),
per i manifesti fa l’attacchino;
e, dopo, una cosa che è astronomica.
A Panama (un inchino e veronica):
lo sterratore al canale, perfino.
Insomma curriculum sopraffino,
quest’amicizia diverrà cronica.
Per sempre Vincent, ne sono sicuro:
e perchè, quando ti risponderà,
abbatterete insieme questo muro.
Da me, in Galleria domani verrà,
credi nessun tentativo trascuro
per darti un amico che…arriverà.
alias Vezzagno
08/21/09 16:38 , Categories: Uncategorized
E così venne il giorno che arrivò
Gauguin “dono” di mio fratello:
si mise seduto in questo sgabello,
e con me per tre ore si confidò.
Calzava gli zoccoli e calpestò
il pavimento (ma che gesto bello),
e infervorato si vuotò il fardello
che nel capirlo meglio mi aiutò.
Accennava una danza popolare:
arrivò alla frenesia con ardore:
esprimeva in concitato parlare,
tutto ciò che gli pesava sul cuore:
“Il colore puro c’è da imparare-
diceva nello strepito e rumore.
alias Vezzagno
08/21/09 16:29 , Categories: Uncategorized
“Colore puro senza oscurità:
tu Vincent sei romantico e io nò.
L’elemento primitivo non può
accennare senza la sazietà…
E io dei sensi voglio la voluttà
che nel dipingere mi si insegnò:
c’è da aspettare e poi (da me balzò)
davvero avverti la felicità…”.
Una persona fuori del comune:
lo spirito critico da ammirare,
e un artista còlto senza lacune.
Terminò quella sera col citare
filosofi da cui non era immune,
anzi per Voltaire era un partecipare.
alias Vezzagno
08/21/09 16:27 , Categories: Uncategorized
“Colore puro senza oscurità:
tu Vincent sei romantico e io nò.
L’elemento primitivo non può
accennare senza la sazietà…
E io dei sensi voglio la voluttà
che nel dipingere mi si insegnò:
c’è da aspettare e poi (da me balzò)
davvero avverti la felicità…”.
Una persona fuori del comune:
lo spirito critico da ammirare,
e un artista còlto senza lacune.
Terminò quella sera col citare
filosofi da cui non era immune,
anzi per Voltaire era un partecipare.
alias Vezzagno
terminò quella sera col citare
08/21/09 16:09 , Categories: Uncategorized
Ogni giorno cresceva ammirazione,
gioia e, adesso posso dirlo, affetto.
Paul nella vita era un magico effetto,
e gli proposi anche l’Associazione.
La Società con Amministrazione,
perchè il pittore non fosse costretto
a dipendere da nessun…distretto:
la previdenza su quella passione.
E per tre mesi andammo dappertutto,
con tanto degli zaini a tracolla:
chilometri sul bagnato o asciutto.
Ma inquieto scattavo come una molla:
lui, noncurante assorbiva tutto;
io, il complesso di essere una zolla.
alias Vezzagno
08/21/09 11:34 , Categories: Uncategorized
Vidi il mio ritratto lì, finito:
la sua arte lo esaltava davvero,
e però a me mi turbava un pensiero:
Paul ha dipinto un…pazzo infinito.
Quella sera al Caffè mi ha insistito:
cominciammo con un vino leggero,
e gli lessi il sarcasmo e il mistero;
ricordo che non sono più esistito.
“Sì, Vincent l’orecchio si era tagliato:
così all’ospedale la superiora
lo curò; poi uscì e si era sparato.
Parlava come…il vento della bora –
riferì la suora al magistrato –
e Vincent riposa in pace, era l’ora.”
alias Vezzagno