Pubblicato: Lunedì, 01 Giugno 2015 00:09
Scritto da Fra’
***CURIOSITA’ ROMANE***
***(STROFE 30)***********
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***IL BIGLIETTO DA VISITA DI MICHELANGELO***
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1)
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Raffaello, alla Loggia Farnesina,
da Michelangelo venne cercato,
ma lui nun c’era e co’ la carboncina
disegnò un putto lì per lì inventato.
Lo cercavano a decine, noti e ignoti,
tornò e disse: “Questo è del Bonarroti!”.
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***I FUMETTI DI SAN CLEMENTE***
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2)
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So’ co’ tanto de scrittura…vocale:
primo fumetto ar monno, nun t’inganni,
l’affreschi della navata centrale
alla Basilica de San Giovanni.
Cantava er coro e sonavano cetre:
“Cor còre duro trascinate pietre…”.
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***LE MASCHERE ROMANE – CASSANDRINO***
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3)
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Cjà er tricorno, la parucca incipriata,
scarpe co’ la fibbia e giubba a coda…
e sott’er papato scena vietata,
ma quello che diceva era de moda.
Co’ lui allora tanti ce se ‘mpegnano:
la sigla… “Solo Preti Qui Regneno”.
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4)
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***CURIOSITA’ TOPONOMASTICHE***
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Un’escursione a Roma per le strade,
ma nun se sa da dove comincià;
prenno la mappa e poi ‘ndò cade cade:
Piazza delle Coppelle…tocca annà.
C’era er Porto de Ripagrande lì,
e traffico de vino c’era qui.
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5)
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L’antichi “Coppelle” nominarono
barilotti , dieci litri de vino,
dove l’Osterie pullularono
(vie dar nome de locande vicino).
Ma qui er fiume li veniva a…trovà:
scomparve er porto…i nomi stanno là.
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6)
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Ce sta er museo a celo aperto:
se sbocchi dar Corso su Via Condotti,
appena la percorri, stanne certo,
te senti come ‘n affanno: che bòtti;
è tutto gratis quer che viene offerto.
La Barcaccia co’ Trinità dei Monti…
mejo che vede’ tremila tramonti.
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7)
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La piena der Tevere spinse lì
‘na barca come fosse…carta straccja;
la gente annava a vede’ e se stupì,
poi s’affezzionò e la chiamò “Barcaccia”.
Er Bernini… genio napoletano,
la scolpì co’ l’anima der…romano.
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8)
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Proggettò ‘sta scalinata er Bernini,
ma Chiesa e Francia se litigavano
la proprietà come…bòni vicini(!)
Le scale un…secolo e terminavano,
che la Francia, finarmente, s’era aresa:
i romani a salì a vede’ la Chiesa.
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9)
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La “Trinità” sopra la scalinata:
de stile gotico è ‘sta costruzzione
ner millecinquecento terminata;
nella zona era francese er padrone.
Metodo de costruì de ‘sto stile
è de sonà più in alto er campanile.
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10)
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***IL GOBBO DEL QUARTICCIOLO***
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Veniva da Gerace, un calabbrese:
ragazzo-partiggiano e tutto ar volo
era er più sverto lì der Quarticciolo.
Lo cercava er tedesco e nun lo prese…
co’n difetto alla schiena, poca robba,
ne presero mille a Roma co’ la gobba.
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11)
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***RELIQUIE DI SAN GIOVANNI***
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Dalla Basilica de San Giovanni
furono rubbate pietre prezziose
dai sacrestani che, tra furti e ‘nganni,
svorgevano attività criminose.
Scoppiò ‘na lite e se liticarono
co’ l’orefice e ce l’arestarono.
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12)
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Ce fu riprovazzione generale,
ma era er millequattrocentotrentotto
e ce fu ‘na punizzione… tribbale:
due vennero arsi…er corpo cotto…
ma senza la mano destra amputata:
per un rito l’avevano tajata.
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13)
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Ar prete, aveva preparato er furto,
disse er Pontefice: “Ma quest’er colmo…”,
fu trascinato da cavalli…d’urto…
pe’ tutta Roma e ‘mpiccato ad un olmo.
Annò a finì, co’ le cattive o bòne,
se ripulì tutto…Napoleone!
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14)
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***QUANDO BERTA FILAVA? SOTTO NERONE.
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Su Nerone ce n’è un sacco e ‘na sporta:
te vide Berta filà sur telajo,
se ricordò delle Parche de ‘na vorta,
e je disse: “Vjè a palazzo…”; “Che guajo…”.
C’ebbe terre e lui la fila trovava,
je disse: “Sì, l’ho date a Berta quanno filava!”.
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15)
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***VILLA STUART***
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Acquistarono ‘sta villa du’ inglesi
che, allo spiritismo appassionati,
alle sedute ne erano… protési
e co’ i riti a puntino celebbrati.
Scomparve lui e lei ebbe ‘na scossa…
quanno caddero i muri e trovò l’ossa.
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16)
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***VITTORIA ACCORAMBONI***
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Giordano Orsini, duca de Bracciano,
venne accecato d’amore e ne fu spinto
ad azzioni der tipo… disumano:
moje, poi er nipote de Sisto quinto
(cioè der papa), uccisi senza induggio:
lei la strozzò,lui a corpi d’archibuggio.
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17)
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E’ vera, der milleseicento’sta storia:
questo per la bellissima, gegnale
e intrigante nobbirdonna Vittoria
che venne uccisa ed ar suo funerale…
ner mesto rito appena celebbrato…
nun se sa chi er duca l’avvelenato.
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STENDHAL: VITTORIA ACCORAMBONI.
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18)
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***LE MASCHERE ROMANE: RUGANTINO.
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‘Sto Rugantino, che vordì arogante,
da paino cerca rogna…je rode;
sta sempre in giro come ‘n ambulante,
solo a dì parolacce… se la gode.
Attaccabrighe, ma se scaja smette:
“Me n’ha date…ma quante je n’ho dette!”.
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19)
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***LA PASQUA EBRAICA A TAVOLA***
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La Pasqua ebbraica è festività
che dura giorni e l’esodo ricorda:
fuga dall’Eggitto e la libbertà.
Magnò così Mosè e nun ce se scorda;
e fu da allora, ovunque sia (e sia stato),
c’è da magnà er pane non lievitato.
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20)
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***L’ANTICO PORTO DI RIPETTA***
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Er Porto de Ripetta…nun c’è più:
restano du’ colonne e ‘na fontana
ar giardinetto lì a Ponte Cavour.
Er fiume usciva mica cosa strana:
dentro casa se poteva sguazzà…
li murajoni dovettero arzà.
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21)
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***PIO IX, CICERUACCHIO E LA REPUBBLICA ROMANA***
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‘Sto Ciceruacchio era taverniere,
cjaveva da parlà cor Vaticano;
co’ Pio nono ce stava delle sere
fino a che er popolo romano
je disse: “Cice’, le storie so’ vere,
‘sto papa ai francesi je dà ‘na mano…”.
Fu così, se decise in quer momento,
de comincjà er vero Risorgimento!
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* Su questo sito breve storia:
* “Ciceruacchio”.
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22)
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***BEATRICE CENCI***
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“Affrontò la condanna cor coraggio…-
disse Mastro Titta, er boja, anni dopo-
c’era presente pure er Caravaggio…
per fini “professionali” lo scopo”.
La confisca dei beni non fu simbolica:
l’acquisì la “Camera Apostolica”.
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* Contea di Torrenova, settemila ettari e
* castello al nipote del papa,Aldobrandini:
* acquistata all’asta.
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23)
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***LA MANO DI COSTANZA***
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Le mani de Costanza affusolate
le vide ‘n’artiggiano che, ammirato,
riprodusse in calco-gesso…ammirate…
ma le causarono un brutto stato
d’angoscia e ce se punse e poi morì…
se c’è la luna piena appare lì…
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* Apparizione della mano ad una finestra
* di via dell’Anima c/o Piazza Navona…
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24)
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***IL COMPLEANNO DI ROMA***
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Rimontano ogni anno, dalla cantina,
la campana alla Torre a Campidojo:
er ventuno aprile alla “Patarina”;
la nascita non fu liscia come ojo.
Era da convive ma l’istinto scemo
li divise: Romolo accoppò Remo.
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25)
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***POMPONIO ALGERI, STUDENTE UNIVERSITARIO***
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Pomponio, studente universitario,
ner bidone ojo, pece e trementina!
Era spirito…rivoluzzionario:
morì a Piazza Navona ‘na matina.
Diceva sempre de nun crede’ ai santi,
e fece la fine de chissà quanti.
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Tant’è l’Ambasciate reclamavano
per miasmi de roghi e bolliture;
e se provvide… decapitavano…
senza fa più li fochi e le fritture.
Così pe’ l’Ambasciate fu la pacchia:
da allora all’eretici la mordacchia!
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* POMPONIO ALGERI, NATO A NOLA 1531;
* MORTO A P. NAVONA (ROMA) NEL 1556.
* RESIDENTE A PADOVA, ISCRITTO ALL’
* UNIVERSITA’.
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***(S)pesso (P)icchiato (Q)ui a (R)oma***
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27)
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Sono stato, all’infanzia e giovinezza,
una “telecamera” e registravo
quelle percosse, inflitte con destrezza,
all’orfanello e anch’io ci capitavo.
Mi è rimasto quell’urlo inciso qua:
“non ho fatto gnente…me vò menà…”.
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28)
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E delle punizioni corporali
ce n’era vario assortimento;
ma tra quelle ritenute speciali
(non era previsto alcun pentimento),
quella monaca fra le specialiste:
le mani le lasciava gonfie e piste.
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29)
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Noi orfanelli eravamo ammutoliti:
la suora ci prendeva ambo le mani
sotto le sue ascelle,noi a polsi uniti;
poi le bacchettate e gli urli disumani.
Noi bambini, allibiti e stretti stretti,
tutti chiudevamo gli occhi…in effetti.
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30)
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Nella mia “telecamera” sbiadita,
passa il tempo ma rimane importante
quel ricordo che a morire m’invita…
per descriverlo ci vorrebbe Dante.
Le bolge ritrovo nei sogni…già:
Adriana mi fa volare… qua.
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31)
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DAL SITO ” ROMA S. P. Q. R. “