Quando del Metastasio vaneggiava:
“Oh, luna, luna che in cielo risplendi,
nel sogno chi amerò…-continuava-
il volto della sua luce accendi,
eccetera…”, nel sogno declamava:
il sognare dove nessuno offendi.
E nel sogno Gene Tierney entrò:
l’amore platonico continuò.
2
Si affacciò nel sogno questa beltà,
però si concretizzò…inspiegabile;
lui vide arrivare lei un’entità
uscita dai film, inarrivabile:
fluttuante, una farfalla, al di là.
Lui tradì Adriana; l’esecrabile
il “sacro” tradì da collezionista:
“Voglio la più bella che al mondo esista”.
3
Era ancora della Gene infatuato,
e la rivide dal vivo clonata:
appena vista gli si mozzò il fiato.
Lei raccontò dell’infanzia passata
sotto un…tavolo (l’alloggio privato).
Lei del sentimento era innamorata,
tant’è che varie volte gli diceva
che dovunque un grande alone vedeva.
4
Per quieto vivere ci fu il distacco,
ma dieci anni dopo la ritrovò:
sempre smagliante e bello quello stacco,
e mai come allora la imitò
la Gene che, eclissata, era uno smacco.
La dea dal mare riaffiorò:
lui si trovò in completa confusione
nel rivedere la bella visione.
5
Ma “errare è umano”, poi è diabolico,
del detto proverbiale ha conoscenza.
Pertanto fece un gesto iperbolico:
in un “Omega” trovò la coscienza,
e ne fermò quel tempo simbolico:
ci fu il non plus ultra per eccellenza.
Un orologio in strada abbandonato,
e con quel gesto il tempo si è fermato.
6
Sembrava che avesse tutto risolto,
ma immerso nel pulviscolo dorato
vedeva dappertutto il suo volto.
Così nel decidere fu immediato,
il conto di vent’anni venne svolto:
nemmeno a cinquant’anni pensionato.
Ex colleghi, un distacco amaro giù,
e, dopo un pò, non si videro più.
7
Mandò da “cicerone” note viaggio
in città delle visite guidate,
dove si visitava Caravaggio.
Lui voleva attenzioni meditate…
nel modo più sbagliato,il meno saggio;
lei, saggia, le lettere ha ignorate.
Lui è in dirittura per…l’aldilà:
e lei forse se lo ricorderà.