Pubblicato: Giovedì, 08 Ottobre 2015 17:53
Scritto da Fra’
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**MARY POPPINS**
( 15 strofe )
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SUL TAMIGI
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Aria sempre grigia,
ma se guardi su,
fra cirri volanti,
non l’abbassi più
lo sguardo quaggiù.
A la nube bigia,
puntagli il naso
(se ci fai caso),
c’è una figurina,
cappello e ombrello:
la tata che gira;
cercala ed ammira.
Lassù organizzati:
se c’è crisi in casa,
vengono mandati
s.o.s. sempre arrivati.
Soccorso previsto…
la tata con le ali:
che sia tanto dolce,
che abbia tanto affetto
per un discoletto:
addio a tutti i mali!
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2
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Mi dice:” Bert…chi?”,
lo spazzacamino
della “Mary Poppins”:
musica al giardino
per ogni vicino…
il concerto è qui
con tanti strumenti
e senza lamenti;
grancassa e tromba
e tutto rimbomba!
Vengono a sentirmi:
ballo, canto e impiccio;
mi piace esibirmi:
prendo qualche spiccio.
Non salgo sui tetti:
è la Primavera!
Mi trovate qui:
quanti privilegi,
in via dei Ciliegi,
da mattina a sera.
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3
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Signorile ambiente:
villini curati,
c’è quel “Comandante”
con colpi sparati:
migliaia son stati…
sempre lo si sente;
è la tradizione:
colpo di cannone!
Tutto trema intorno
(nelle case, almeno),
e ci si prepara
e ci si ripara!
Ogni giorno…sì…
c’è la “suffragetta”,
il corteo seguì
ed a casa in fretta!
Torna per chiarire
con la vecchia tata
(che oggi se ne va).
Fuori con decoro:
fila per lavoro…
e lassù una fata!
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4
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Una fata…bella…
si rifà il trucco
e,tra quella foschia,
di stucco si resta…
ti tocchi la testa:
siede sulla stella,
sa già dove andare:
è lì ad aspettare.
Ne parla la gente,
la prova è presente…
continuano ancora.
Viene mister Banks
nella sua dimora,
e trova il big-bang
con la sua signora.
Ora fa un annuncio,
sul Times pubblicato.
S’ingrossa la fila:
“La Tata ideale”…
Banks è crollato!
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5
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Sente elencare
quelle qualità
che i figli hanno scritto
quel momento là.
Nò, così non ci sta,
dice a declamare
Banks, col foglietto
che arde al caminetto.
Brucia il foglio e sale…
il fumo è il segnale
delle tate in volo:
resta il cane solo.
Mary, su dal cielo,
scende quaggiù lieve;
è avvolta dal velo,
si presenta, deve:
“La lettera è questa,
vi terrò alla prova
una settimana…”.
Banks trasecolato,
ma non è indignato:
“Oh, questa mi è nuova…”.
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6
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Dal tono di voce
ne è…prevaricato:
Banks ubbidisce,
l’esame è iniziato…
“Ne sarò bocciato?”.
Nei bambini cuoce
la curiosità,
e si ubbidirà.
Gli stanno distanti,
non sanno che fare,
e lei, lesta, sale
tutte quelle scale.
Gli occhi ci si lustra,
perchè lei è seduta
sulla balaustra
(cosa non creduta).
Sono Bert, in fede,
chi vede lo dica:
in quel modo…sale.
Mary, mai che annoia,
viviamo la gioia:
per tutti è un’ amica.
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7
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Tutto è un carillòn:
estrae dalla borsa
lampadari e specchi;
i bimbi di corsa,
gli basta una scorsa,
sono un tourbillòn;
con lei gli riesce:
muti come un…pesce.
Sistemano tutto,
senza fare niente:
oplà e c’è la magìa;
a posto e si va via.
Al parco vengono
dove, al marciapiedi,
quasi ci svengono…
ma nel quadro entriamo;
certo l’ho imbrattato,
però siamo entrati.
Mary dentro un incanto:
una splendida gita,
splendore di vita;
ma forse ho sognato.
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8
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Colori zaffiro,
indaco lassù,
riflessi diamante,
la luce del blu…
fiori sempre più.
Qui ha la tana il ghiro;
il bajo a stantuffo,
corre in modo buffo;
acceso a tre il sole:
la luce del lampo.
Vita e allegria, Mary
resta tra i misteri.
Meglio per bambini
il ballo veloce,
quello coi pinguini:
non hanno più voce.
Meglio colorarmi,
ma proprio benino,
e non c’è il rientro.
Mondo col colore:
mi dipingo il cuore…
da spazzacamino!
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9
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Mary Poppins, gente,
è normale tata,
e sa il suo mestiere
dell’essere “fata”…
magìa mai imparata,
e innata la sente.
Il gesto in destrezza,
il suono in scioltezza:
…di zucchero un pò…
quella sua canzone
conquista i bambini:
tutto è affetto in più,
nel mondo fatato.
Ma Banks non approva,
che lui fu instradato
senza tenerezza.
Qui resta sconvolto:
gioco con la sfera,
canti, balli e suoni!
Ma non più le liti
dei bimbi rapiti
da questa atmosfera.
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10
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Severo bancario,
Banks l’ha criticato:
“Privo di equilibrio,
ludismo sfrenato,
e non va insegnato.
All’abbecedario
sono per età:
che cosa non va?
Col gioco imparano,
e amano la vita;
con l’affetto danno
tutto quel che hanno:
ricchi di emozioni…
sanno regalarle;
queste sensazioni
imparano a darle.
C’è del malumore
piccolo così…
ma Mary va dritta.
Ne programma tante,
ma una esilarante:
Albert “buonumore”.
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11
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Albert è un mio zio,
e si va a trovarlo;
se ne sta al…soffitto:
ride a…soffocarlo,
niente può fermarlo!
E’ un pericolo, oh Dio!
Lui dice freddure…
anch’io e salgo, pure.
Ridendo si sale:
si ride lassù:
mani sulla bocca,
a chi tocca tocca:
salgono i bambini:
convulso e risate;
e due-tre inchini,
maniere garbate,
sale Mary, vola
sul tavolo…su.
Beve il tè con tutti…
poi vien nostalgia,
non c’è più magìa:
ritornano giu!
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12
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Uno scioglilingua
in casa cantano:
“supercalifragilistic.”.
I Banks si vantano
e a lode ammantano
la corretta “lingua”.
Degli insegnamenti,
ne erano scontenti:
poca serietà
dei comportamenti.
Senza canto o riso
è tristezza al viso.
L’infanzia è la gioia:
lo si può ben dire;
a vivere noia
ci sarà… avvenire.
Da spazzacamino,
io ne so qualcosa:
so dell’una e l’altra.
Mister Banks, le faccia
la sua buona… faccia:
è gioia al bambino.
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13
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“Boom”, l’ammiraglio,
che da mattacchione,
mette buonumore
sparando il…cannone,
come una effusione
(unico spiraglio),
ride e li saluta;
e lì niente muta:
“Posto di manovra”:
c’è l’antiaerea.
Così tutti i giorni
si aspetta che torni.
Ma Banks è bancario,
c’è la dignità:
e con l’ “Annuario”
non si scherza là.
I bimbi sapranno
adattarsi all’idea
di essere austeri?
E, poi, seriamente:
messi nell’ambiente…
loro lo faranno?
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14
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La “Banca” si propone
per severità
e, per visitarla,
c’è da andare là,
dove ce ne sta…
questa è l’occasione.
Gli ambienti cupi…
accolgono i pupi;
le parole grosse,
danno tristezza.
Si strizzano gli occhi:
cercano altri sbocchi,
e li vedo arrivare
da tristi “micini”
(sanno dove andare),
vicino ai camini.
Ci raggiunge Mary,
sui tetti lo show:
sporchi ma felici;
anche spaventati,
ma sono scampati:
chi mai ci tornò!
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15
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In Banca la sosta:
vecchi funzionari
(adontati e seri),
nei rapporti vari,
scrivono (che cari);
ma quanto gli costa
il licenziamento
a Banks…un momento!
E’ in discussione,
e dopo si sa…
colpo di cannone,
festa d’aquilone:
si chiarisce tutto.
Diavolo? Va bene,
ma non così brutto!
Il posto riottiene:
c’è festa quaggiù;
la festa danzante
di quegli aquiloni…
“dello spazio padron…
col suo bel aquilon…”:
Mary è già… volante!
*
domenica, 11 ottobre 2015